A differenza di altri sistemi di misura non a contatto, i sensori laser non sono di solito influenzati dall'illuminazione di tipo industriale. I sensori laser possono lavorare in condizioni di luce variabile, perché la frequenza del sensore si sintonizza sul proprio laser. Soltanto le luci con la stressa frequenza del laser possono interferire con la misura. Poiché la luce solare contiene tutte le frequenze della luce, è importante evitare la luce solare nella stanza di ispezione.

Poiché tastatori a contatto sono maggiori della deviazione nella maggior parte delle finiture superficiali, agiscono filtrando la media degli errori. Quando il tastatore a contatto tocca la superficie, restituisce la media dei punti più alti sulla superficie. Nel caso di un sensore laser, la luce riflette la superficie del pezzo. Il modo in cui la luce si riflette, dipende molto dalla rugosità della superficie, anche se il pezzo non appare rugoso alla vista o al tatto.

Generalmente, superfici con una finitura opaca sono sono più adatte di quelle lucide. Una superficie lucida riflette di solito secondo una direzione. A seconda dell'angolo di provenienza della luce, l'illuminazione può essere eccessiva o insufficiente. Si può anche ottenere una macchia (qualcosa di simile ad una goccia) nella finestra di visualizzazione grafica. Tale goccia è in realtà l'immagine della sorgente luminosa. La riflessione della luce può aggiungere punti spuri alla linea di scansione, senza influire peraltro sul resto dei punti. Si può compensare la riflettività della superficie opacizzando o verniciando il pezzo a spruzzo o a polvere.

Poiché il laser è luce, anche il colore della superficie è in grado di modificare potenzialmente la misurazione. Come il nero assorbe il calore dal sole, le superfici nere assorbono la luce del laser rendendo difficili le misurazioni. I colori più scuri sono potenzialmente più dannosi rispetto ai colori chiari. Se un pezzo è troppo scuro, è possibile applicare strati di polvere per facilitare il campionamento.